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A breve la nuova certificazione di Ingegnere esperto in Idrologia: tutti i dettagli

Potrebbe arrivare prima dell’estate la nuova certificazione di “Ingegnere esperto in idrologia”.

Un nuovo traguardo per l’Agenzia CERTing del CNI, ottenuto grazie alla collaborazione e al contributo di diverse realtà scientifiche.

In primis la Società Idrologica Italiana (SII) che si è fatta promotrice della Certificazione e che, come evidenziato dall’Ing. Tommaso Moramarco, dirigente di Ricerca del CNR e presidente della SII, ha redatto insieme a CERTing il documento per la “Certificazione Advanced” dell’Ingegnere “Idrologo”.

Un documento che presto sarà reso operativo e a cui hanno contribuito anche altre associazioni scientifiche, come il Consorzio Interuniversitario dell’Idrologia (CINID) e il Gruppo Italiano Idraulica (GII).

Intervista di Chiara Samorì per INGENIO

 

Ing. Moramarco, di cosa si occupa l’ingegnere idrologo e in quali contesti opera?

«Per rispondere alla sua domanda, chiarirei innanzitutto cos’è l’idrologia da cui comprendere poi quali sono le competenze e i contesti in cui dovrebbe operare la figura dell’Ingegnere “Idrologo”. L’idrologia, definita come la “scienza che studia il moto dell’acqua in natura sia nel tempo che nello spazio”, va ad esaminare quei processi complessi che riguardano il movimento dell’acqua di superficie e sotterranea e che contribuiscono alla formazione dei fenomeni legati ai rischi naturali come le alluvioni in particolare, ma anche ai fenomeni franosi.

In tale contesto, il ruolo dell’idrologia è quello di sviluppare la conoscenza sulle dinamiche che sono alla base dei fenomeni d’inondazione, a partire dall’osservazione della distribuzione spazio-temporale delle precipitazioni e dello stato di saturazione dei bacini idrografici, alla formazione del deflusso superficiale e sotterraneo e del suo trasferimento nella rete di canali naturali, valutandone l’interazione con il territorio, l’ambiente e gli ecosistemi. L’idrologia quindi svolge un ruolo fondamentale nella mitigazione del rischio idraulico ma anche nella pianificazione e gestione sostenibile delle risorse idriche, in quanto va a caratterizzare i principali processi legati al ciclo idrologico nel contesto attuale di cambiamento climatico. In tale ambito si inquadrano le competenze di un Ingegnere “Idrologo”».

Nel dettaglio quali sono?

«Riguardano principalmente le tecniche di osservazione, descrizione e misurazione delle grandezze idrologiche, la loro attenta analisi e comprensione spesso utilizzando approcci stocastici, la modellazione dei processi caratterizzanti il ciclo idrologico con particolare attenzione ai meccanismi di formazione e di propagazione delle onde di piena nonché allo sviluppo di strumenti operativi per una gestione sostenibile della risorsa idrica. Questo porta l’Ingegnere “Idrologo” a essere un attore essenziale nel promuovere progetti organici e multidisciplinari che, mediante adeguate misure di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici, restituiscono il fiume al proprio ruolo di risorsa per il territorio, trasformandolo di fatto da elemento di “Rischio” a fattore di “Sviluppo”».

Insieme a CERTing e Fondazione CNI, ha collaborato alla stesura del documento per la certificazione degli ingegneri idrologi, quali criteri avete individuato per la valutazione delle competenze di coloro che richiedono la certificazione come “Ingegnere esperto in idrologia”?

«Il documento di Certificazione “Advanced” nasce da un dibattito promosso dalla Società Idrologica Italiana (SII) fra le diverse associazioni scientifiche italiane di idrologia che è poi confluito in un confronto costruttivo con l’Ente Certificatore CERTing del CNI. Certificare l’Ingegnere “Idrologo” significa individuare e valorizzare i requisiti professionali di tale figura, l’obiettivo è sia di promuoverla nell’ambito della Comunità Scientifica, della Pubblica Amministrazione, degli Ordini Professionali e dell’opinione pubblica sia di tutelarla da pratiche scorrette, non conformi o non etiche, svolte in attività di consulenza, che riguardano l’adeguata prevenzione e mitigazione dei rischi naturali, il monitoraggio idrometeorologico, la gestione delle risorse idriche e più in generale l’analisi e lo studio dei processi legati al ciclo idrologico. Per questo motivo, si è cercato di redigere un documento i cui contenuti sono d’indirizzo per la pratica idrologica e assumono rilievo fondamentale nell’individuare le caratteristiche professionali peculiari dell’Ingegnere esperto in “Idrologia”.

A cosa fanno riferimenti i criteri adottati?

«A tal fine i criteri adottati per tale Certificazione di tipo “Advanced” fanno riferimento alle indicazioni fornite dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (World Meteorological Organization, WMO) per la formazione degli idrologi, contenute nel “Guidelines for the education and training of personnel in meteorology and operational hydrology” Volume II – HYDROLOGY 2003 Edition (WMO No. 258) e nel “Manual on the Implementation of Education and Training Standards in Meteorology and Hydrology” Volume I, 1083, 2012. In tale ambito è stato definito il profilo professionale dell’Ingegnere “Idrologo” mettendo anche in evidenza la necessità di una formazione permanente da svolgere durante l’attività professionale, partecipando a corsi sull’idrologia, seminari professionalizzanti e aggiornandosi con la più recente letteratura tecnico-scientifica del settore. In questo, la sinergia tra CERTing e la SII, con il contributo di CINID e GII, avrà un ruolo fondamentale nel promuovere programmi di formazione che tengano conto dei continui progressi scientifici nel campo delle Scienze Idrologiche nonché delle quotidiane sfide sociali legate alla tutela del territorio, in un contesto di cambiamenti globali. Va sottolineato quindi che la Certificazione non è né un patentino né tantomeno un punto di arrivo per l’Ingegnere Idrologo, ma un continuo e qualificato percorso di formazione professionale definito anche in ambito WMO, i cui requisiti specifici sono determinati, come da legge n.4 gennaio 2013, da CERTing garante del corretto operare nel conseguimento della certificazione».

Lo schema messo a punto si presta anche ad altre specializzazioni particolari?

«Ritengo di sì. Quello che, a mio avviso, dovrebbe essere alla base di qualsiasi documento finalizzato alla certificazione è la volontà non solo di valorizzare i requisiti professionali delle varie specializzazioni in Ingegneria ma allo stesso tempo di creare un’opportunità per una pratica professionale sempre più aggiornata con le più recenti conoscenze tecnico-scientifiche. Questo porterebbero qualsiasi Ingegnere specializzato ad avere una strategia di crescita professionale ed essere sempre più competitivo nel mercato del lavoro a livello nazionale ed internazionale».

Secondo lei un ingegnere idrologo dovrebbe cogliere l’opportunità di certificarsi CERTing? Perché?

«Innanzitutto va sottolineato che CERTing è l’Ente naturalmente vocato a certificare la professione dell’Ingegnere specializzato in Idrologia. La Certificazione Advanced è certamente una reale opportunità per l’Ingegnere sia, come detto precedentemente, nel valorizzare le proprie competenze tecnico-scientifiche in idrologia ma anche nel metterle a disposizione degli Enti Pubblici e/o Privati, con responsabilità nella gestione della risorsa idrica e nella difesa del territorio dai rischi naturali, come alluvioni e frane. Infatti, garantire alla parte Committente di poter usufruire di Ingegneri certificati in idrologia come validi consulenti nelle scelte strategiche di interventi, per una sostenibile gestione della risorsa e una mitigazione del rischio idraulico, è chiaramente un valore aggiunto e una grande opportunità per qualificarsi nel mondo del lavoro, soprattutto per i nostri ingegneri più giovani. Affinché tale Certificazione Advanced abbia una reale e positiva ricaduta nel campo professionale, ritengo fondamentale che da parte di CERTing, in sinergia con SII e le altre associazioni scientifiche, ci sia un’azione efficace di “disseminazione” della figura dell’Ingegnere Idrologo che porti a una valorizzazione della sua professionalità nell’ambito della Pubblica Amministrazione (Ministero dell’Ambiente, Regioni, ecc.) e altri Organismi pubblici e privati».

Tale certificazione potrebbe essere più “apprezzata” in Italia o all’estero?

«La Certificazione dell’Ingegnere Idrologo sarà certamente apprezzata in Italia in quanto offrirà garanzia di professionalità verso Enti pubblici e privati sia per la difesa geo-idrologica del territorio nazionale, così altamente vulnerabile, sia per la gestione della risorsa idrica. In un contesto internazionale, la Società Idrologica Italiana sta lavorando per creare una rete fra le varie Associazioni Scientifiche di Idrologia presenti in Europa al fine di esplorare la possibilità che si possa definire una figura dell’idrologo europeo. La strada non è semplice ma abbiamo fiducia nel risultato».

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